E' arrivato il momento - ormai da me attesissimo - di parlarvi dei manga letti nell'arco del mese! Durante questo Agosto ne ho letti di meno perché mi sono concentrata di più sui libri, e poi non sono ancora passata a fare il pieno in fumetteria. Infatti sono indietro, sia come acquisti che come letture, con le serie che seguo, ma poco male perché tanto quando poi mi ci metto divoro anche un volume al giorno! Bando alle ciance, che il post sarà comunque bello lungo, e vai con la carrellata!
Il mese scorso vi ho ampiamente parlato di Bugie d'Aprile, di cui ho proseguito la lettura col quarto volume, che devo dire di aver trovato particolarmente emozionante.
Il protagonista, Kosei Arima, dopo esser tornato sul palco per la prima volta facendo da accompagnatore a Kaori, viene iscritto da quest'ultima al prestigioso concorso Maiho, indetto all'interno della scuola dove Kosei ha studiato sin da piccolo, e lui - nonostante le sue paure e titubanze - non può far altro che mettersi sotto e prepararsi al meglio. Quando il giorno del concorso mette piede nella scuola, tra i tanti partecipanti al concorso ci sono due ragazzi che, più di tutti gli altri, lo stanno aspettando. Kosei, infatti, è famosissimo non soltanto tra gli insegnanti, che lo ricordano come un bambino prodigio, una macchina da concorsi, ma anche tra i suoi coetanei musicisti. Per due di loro, l'incontro con Kosei è stato decisivo per la loro vita e la loro carriera, nonostante lui non ne abbia la più pallida idea e neanche sappia chi siano, perché da bambino percorreva i corridoi della scuola a testa china, schivando i tanti, troppi commenti che si facevano alle sue spalle riguardo l'eccessiva severità di sua madre.
Emi e Takeshi, entrambi pianisti, sono i migliori allievi della scuola, e quando erano bambini monopolizzavano il podio assieme a Kosei: lui sempre al primo posto, loro due che si spartivano il secondo ed il terzo; per entrambi, e per motivi simili ma diversi, il momento in cui Kosei si era ritirato era stato un duro colpo, poiché veniva a mancare l'elemento con cui confrontarsi, il migliore tra i migliori che era di stimolo per andare avanti, per esercitarsi e studiare tanto. L'autore ci regala bellissimi flashback di quando questi due ragazzi erano bambini, e sia Takeshi che Emi erano rimasti folgorati da Kosei che suonava, decidendo a loro volta di diventare pianisti. Per Takeshi poi Kosei era rimasto l'obiettivo da raggiungere, nessun titolo e nessun premio per lui valevano tanto quanto competere con Kosei e, magari, batterlo e proprio nella speranza che Kosei tornasse Takeshi aveva rifiutato l'offerta di partecipare ad un'importante concorso in Germania (e dal momento che suonare in Europa sembri essere l'obiettivo principale tra questi artisti, il rifiuto di Takeshi è davvero una grande rinuncia). Dal canto suo Emi - un personaggio affascinante che mi è piaciuto moltissimo - nel momento in cui Kosei non si era più fatto vedere, aveva preso un andamento altalenante nelle sue performance: poteva sfiorare la perfezione, così come essere un disastro la volta successiva. La sua maestra la definisce lunatica e troppo in preda alle proprie emozioni, visto che una minima cosa che la infastidisce può rovinare la sua esecuzione. A tal proposito, è stato interessante poter vedere anche i due maestri dei ragazzi, che sono in competizione tra loro non meno degli allievi stessi (anzi, probabilmente di più, dato che il loro prestigio dipende dalla bravura dei loro studenti).
Nel corso del volume vediamo anche molti flashback dell'infanzia di Kosei, del suo difficile rapporto con la madre e della severità (anche un po' di cattiveria, se vogliamo dirla tutta) con cui lei lo educava all'autodisciplina ed alla perfezione nello studio della musica. Davvero bello questo quarto numero, di cui più di tutto mi restano impressi Emi e Takeshi ed il modo in cui hanno sempre silenziosamente ammirato Kosei, con tenacia e fiducia che un giorno sarebbe tornato al suo posto al pianoforte.
Che sono diventata una lettrice di manga da praticamente un minuto e mezzo, lo sottolineo ogni volta che mi accingo a scrivere un post a tema; stavolta però era il caso di ribadirlo per far presente che, messo piede in questo mondo, l'elenco di titoli che vorrei recuperare è veramente imbarazzante. Non bastano le opere in corso o più recenti, ad attirare una novellina come me, ma dal passato bussano anche centinaia e centinaia di storie dall'aria così invitante che sembra veramente un peccato mortale non averle ancora conosciute. Purtroppo appena mi appassiono a qualcosa dentro mi scatta una fame di conoscenza che, se da una parte è molto bella e stimolante, dall'altra mi rende una persona ai limiti della pazzia. Per fortuna, incontro ai bisogni delle persone come me - o di chi, semplicemente, in passato non ha potuto acquistare fumetti - di tanto in tanto arrivano le sacrosante ristampe, come nel caso di Le situazioni di lui & lei, classico shojo dell'ormai lontano 1996, prima opera lunga di Masami Tsuda (la storia si articola infatti in ventuno volumi), precedentemente portata in Italia dalla Dynit; la nuova edizione è a cura della Planet shojo, con uscite mensili al prezzo di 4,90 euro. Titolo famosissimo tra gli amanti del genere e non solo, anche grazie all'omonimo anime che ne fu tratto nel 1998. Non avendo mai visto neanche quest'ultimo, approcciandomi al fumetto posso godere del tutto del piacere della scoperta.
La protagonista è Yukino Miyazawa, una ragazza alquanto particolare che investe tutte le proprie energie per apparire perfetta nel mondo esterno, specialmente tra le mura ed i corridoi della scuola. Bella, elegante, posata, studiosa, intelligente: le qualità di Yukino sembrano infinite e chiunque la incontri o la conosca non può far a meno di ammirarla e stupirsi di quanto sia eccezionale; peccato che, appena varcata la soglia di casa, Yukino subisca una brusca trasformazione: gli occhiali prendono il posto delle lenti a contatto, i capelli vengono incastrati tra fasce ed elastici, tutta la sua figura femminile scompare dentro il tutone della nonna; ma il cambiamento non è soltanto estetico, anzi. Persino i suoi familiari - la mamma, il papà e le due sorelline - sono spaventati dalla doppia faccia di Yukino, che pare abbia iniziato ad impegnarsi così a fondo per apparire perfetta agli occhi della società sin da quando frequentava l'asilo. Yukino ammette senza pudore di essere la persona più vanitosa dell'universo, la sua linfa vitale sono i complimenti e gli elogi delle persone che la circondano e pur di riceverli è disposta a sudare le fatidiche sette camicie. Studia come un'ossessa per essere la prima della classe, si dà ad allenamenti fisici clandestini per andar bene anche in educazione fisica ed avere una bella forma fisica, si lascia tanto andare in casa per quanto riguarda il suo aspetto ed il suo atteggiamento proprio per avere poi le energie necessarie ad essere bellissima ed educatissima appena esce nel vasto mondo.
Il suo strano equilibrio, che aveva funzionato perfettamente fino ad allora, viene intaccato al primo anno delle superiori, quando Yukino incontra Soichiro Arima, un ragazzo che sembra la sua esatta copia maschile: è bello, intelligente, studente modello, bravo in tutto ciò che fa, venerato da tutti i coetanei e stimato dagli insegnanti. Yukino inizia allora ad impegnarsi non tanto per portare avanti la sua farsa, quanto per battere Arima che - nelle sue fantasie - è in competizione con lei.
In questo primo volume son contenuti tre capitoli, e già solo in questi succedono moltissime cose ed il rapporto tra i due protagonisti subisce piuttosto rapidamente più di un'evoluzione. Tale rapidità negli eventi non mi ha dato fastidio, come a primo impatto stavo temendo, perché il modo di narrare di Masami Tsuda è molto frizzante ed ironico, senza comunque tralasciare dei momenti più profondi e riflessivi. Il tema dell'essere se stessi è infatti quello centrale, un tema che ritengo sia davvero scottante in età adolescenziale, quando in un modo o nell'altro ci si vuole sentire integrati, parte di qualcosa, e pur di riuscirci si è disposti talvolta a soffocare il proprio vero io - che comunque, da adolescenti, si sta ancora cercando di capire quale sia, 'sto "vero io". La cosa più interessante poi è che i due protagonisti portano delle maschere in pubblico per ragioni completamente diverse: se Yukino finge per pura vanità ed è consapevole di essere ben altra persona rispetto a quella che fa vedere, Arima scopre di essere altro da ciò che lui stesso aveva sempre creduto soltanto nel momento in cui inizia ad interagire con Yukino e le sue motivazioni per cercare di essere il ragazzo perfetto sono di maggior spessore rispetto a quelle di Yukino. Comunque sia, il loro incontro è fondamentale per entrambi, perché rispecchiandosi l'uno nell'altra comprendono i propri errori e l'inutilità di perseguire un ideale a scapito della propria reale personalità. Dato l'andamento di questo primo volume, sono a questo punto molto curiosa di scoprire lo sviluppo non soltanto della storia, ma soprattutto della crescita dei protagonisti, che sono sicura avverrà volume dopo volume.
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Versione casalinga di Yukino |
Complessivamente, il modo di disegnare e di narrare di Masami Tsuda mi suscita moltissima simpatia e spero che Le situazioni di lui & lei proceda su questo stesso tono.
Alla fine dei tre capitoli troviamo un racconto autoconclusivo (di cui purtroppo non trovo alcuna immagine da mostrarvi) anche piuttosto lungo, intitolato La tigre e il camaleonte - Una promessa di una settimana che mi è piaciuto davvero moltissimo. La storia parla di una liceale, Koharu, che ha subito un piccolo grande trauma: tempo addietro il ragazzo che le piaceva le aveva detto senza mezzi termini che era brutta e non era stato neanche l'ultimo a fare commenti poco carini sul suo aspetto; Koharu allora, che è anche molto timida, insicura ed introversa, aveva preso a nascondersi dietro i suoi occhiali ed i suoi capelli, cercando di mostrare il meno possibile il suo volto al prossimo. Il nuovo anno scolastico le porta come compagno di banco Sakajo, un tipo grande e grosso che a detta degli altri è un teppista. Koharu, figuriamoci, è intimorita al massimo da uno come lui e non ha il coraggio di guardarlo né di parlargli. Un pomeriggio però, mentre torna dalla biblioteca, correndo per sbrigarsi perché si trovava in un corridoio buio un po' losco, Koharu va a sbattere proprio contro Sakajo: nello scontro gli occhiali di Koharu cadono a terra e Sakajo, che si preoccupa subito di raccoglierli, finisce invece col calpestarli nel buio e mandarli in frantumi. Desolato, la accompagna a vedere se potevano essere aggiustati, ma purtroppo le viene detto che ci vorrà una settimana prima che siano pronti. Koharu ha il morale a terra perché senza occhiali non vede nulla ed anche perché sono un po' il suo scudo protettivo, e Sakajo si sente responsabile dell'accaduto e vuole a tutti i costi rimediare. Infine gli viene un'idea: per quella settimana lui sarebbe stato gli occhi di lei! Così, suo malgrado, Koharu si ritrova a passare molto tempo con Sakajo, che la viene a prendere ogni mattina, la scorta per i corridoi della scuola, prende gli appunti per lei e la riporta a casa: insomma si prende cura di lei come un vero gentiluomo ma Koharu, troppo infognata nelle sue paranoie, all'inizio non se ne rende conto e continua ad avere timore di lui e di ciò che possa pensare di lei. Quando infine riesce ad aprirsi ed a parlargli veramente, Koharu si rende conto di aver fatto lei per prima l'errore che odiava tanto quando gli altri lo commettevano con lei, ovvero aveva giudicato le apparenze. Perché Sakajo, essendo cresciuto con sua nonna, è veramente un galantuomo d'altri tempi, educato e rispettoso e leale, che non esita a difendere Koharu anche davanti agli altri.
La tigre e il camaleonte è una storia che ho letto con grandissimo piacere e coinvolgimento, una storia dolcissima dal finale aperto, che getta però il seme per immaginare che tra Koharu e Sakajo possa nascere anche qualcosa di più della bellissima amicizia che tra loro si è già instaurata. Se anche non vi interessano Le situazioni di lui & lei, vi consiglio vivamente di recuperare in qualche modo La tigre e il camaleonte.
Mi trovi un po' strano, eh?
A forza di sentirmelo ripetere, ci sono arrivato!
Forse è perché ho sempre vissuto da solo con mia nonna. Ma io sono felice.
Vivendo con una maestra di vita, si impara molto.
Diceva che le persone prive di spessore cercano sempre di ficcare il naso
nei fatti degli altri. E che le persone che si fanno influenzare
dalle opinioni altrui non fanno che lamentarsi.
Piuttosto che dare ascolto a cosa dicono gli altri,
si dovrebbe trovare da soli le risposte,
hanno molto più valore.
E per questo mese, dal fronte manga era tutto! In realtà ho cominciato anche il primo volume di Dungeon Food ma di questo - e già non vedo l'ora! - ne parleremo il prossimo mese...