E quindi io lo so, che se in un post vi spiattello le passioni della me-lettrice ragazzina - cosa di cui in teoria non potrebbe fregare di meno a nessuno - ve lo leggerete col massimo interesse. Forse.
Allora, la mia situazione era questa. Quando ero alle elementari non è che per casa mia girassero chissà quanti libri; o meglio, c'erano quelli di mia madre, che però non è che a quell'età suscitassero in me alcun interesse. All'epoca non credo ci fossero librerie qui nei dintorni e, per vari motivi con cui non sto a tediarvi, non ci avventuravamo nella Grande Città tutti i giorni. Capitava una volta ogni tanto, tipo per lo shopping pre-natalizio e altre simili Grandi Occasioni. Perciò i libri alla fine me li trovavo davanti soltanto al supermercato. Un supermercato piccolo tra l'altro, che ormai non c'è più, mangiato da supermercati più grandi, che però io non dimenticherò mai perché, per anni, è stato l'unico a fornirmi la principale e più importante fonte di sostentamento: i libri. La cosa andava così (ed è andata così per tutte le elementari ed i primi anni di medie). Io accompagnavo mia madre al suddetto Piccolo Supermercato. Prendevamo il carrello, varcavamo le porte scorrevoli e giravamo a destra, dove iniziava il percorso - e dove per me terminava anche, perché il reparto libri era piazzato lì subito all'ingresso: ciao mà, a dopo! In teoria la accompagnavo per aiutarla, in pratica tempo che io mi ero guardata tutte le copertine e letta tutte le trame sul retro, lei aveva finito e ci ribeccavamo alle casse, dove io domandavo con gli occhioni posso prendere questo? e lei sempre mi rispondeva sì. Questo gentile consenso sempre accordato dipendeva da almeno quattro fattori: il primo è che ero una brava bambina; secondo, chiedevo di comprare un libro soltanto dopo aver terminato il precedente, perciò mica tutti i giorni; terzo, è risaputo che leggere fa bene, vuoi lasciare la figliola senza lettura? Quarto, i libri che sceglievo - c'erano ancora le lire - costavano poco. E qui veniamo al bello.
I libri che chiedevo a mamma quando facevamo spesa nel Piccolo Supermercato erano tutti della stessa collana: Le Ragazzine della Mondadori. Mi dispiace per Il battello a vapore o I piccoli brividi, che sicuramente avevano un catalogo di tutto rispetto e che io non ho mai degnato di uno sguardo, ma io avevo occhi soltanto per loro, le mie adorate Ragazzine.
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Immagine trovata su internet |
Vuoi mettere queste copertine così colorate, coi titoli sgargianti, che in cameretta facevano una porca figura? E poi ovviamente non era solo questo, soprattutto dentro le copertine che si vedevano anche al buio, c'erano storie fichissime! E non sto scherzando. La scrittura di tutti questi brevi romanzi era proprio quella che avrebbe emozionato una bambina e pre-adolescente, però erano scritti e tradotti davvero bene. Le trame erano le più disparate: c'erano storie di prime cotte e primi amori, storie che semplicemente raccontavano la vita e le difficoltà della protagonista in cui la piccola lettrice avrebbe potuto facilmente riconoscersi, oppure quelle che preferivo io, le storie d'amicizia. Ne ricordo uno in cui le due protagoniste, migliori amiche dalla nascita, erano costrette a separarsi perché la famiglia di una delle due si trasferiva dall'altra parte del mondo e loro erano costrette a parlarsi solo tramite lettera (e che mica c'era whatsapp). Lo adoravo. Oppure un altro in cui, novità assoluta, c'era il punto di vista di lei e poi ribaltavi il libro e dall'altra parte trovavi la stessa storia secondo lui. Che esaltazione gente, che bello essere piccoli e ingenui.
Però, il mio preferito in assoluto, che ancora oggi ricordo le grasse risate che mi fece fare è lui:
La mia vita è un disastro - nemmeno il mio gatto mi capisce di Louise Rennison. Voi non avete idea delle risate che mi sono fatta seguendo le avventure ed i disagi della strampalata Georgia Nicolson, che minuziosamente scrive il suo diario, aggiornato a più riprese giorno e notte, dove racconta i mille drammi dei suoi tredici anni in una famiglia fuori di testa dove persino il gatto - ciccione - è completamente pazzo (ricordo ancora che si nascondeva dietro le tende e le faceva agguati tremendi, aggredendola alle gambe). La serie su Georgia Nicolson è continuata con molti altri libri, ma il primo secondo me è il più divertente.
Da quel che ricordo, Georgia raccontava le sue complicate giornate a scuola, le avventure con la migliore amica, il dramma esistenziale causato dalle prime cotte e dal terrore di non trovare mai nell'intera vita un ragazzo. Il tutto era raccontato con ironia, sdrammatizzando le paure che a tredici anni fanno paura davvero ed io, che in Georgia un po' mi ci riconoscevo, leggendo il suo diario un po' mi sentivo meglio. Se mi era successo qualcosa di spiacevole (cosa che alle medie, a scuola, accedeva sin troppo frequentemente) il diario di Georgia mi aiutava a riderci su. Se avete un'amica o parente che si affaccia a quest'età regalateglielo, le darete un'amica spumeggiante su cui contare.
In tutti quegli anni penso di aver collezionato tutti i titoli proposti dal catalogo che erano stati pubblicati fino ad allora. Andavo fierissima della mia collezione, che guardavo assorta con la stessa ammirazione con cui oggi guardo la mia libreria "adulta". Purtroppo non appena imparò a leggere li regalai tutti, in blocco, alla mia sorellina, pensando che le mie amate Ragazzine le avrebbero dato le stesse gioie che avevano dato a me; invece non sono sicura ne abbia mai letto uno, spero soltanto che la mia collezione sia ancora sepolta da qualche parte nella sua cameretta e che un giorno io possa ritrovarla. Il valore affettivo di certe cose non si esaurisce né dimentica facilmente.
Le Ragazzine non mi pare si trovino più nei supermercati, né mi è capitato di vederle in qualche libreria. Facendo ora qualche ricerca però ho visto con grande piacere che su internet si trovano ancora, pare che la gente li compri e da vecchietta sentimentale quale sono mi fa felice pensare che ci siano nuove generazioni di fanciulline cresciute con Georgia Nicolson e le altre.
Adesso però, come minimo, nei commenti dovete raccontarmi cosa leggevate voi, da piccoli.
Scatenatevi.
CIao, nuova lettrice fissa! Che bello il tuo blog, parli di cose mooolto interessanti! ^_^
RispondiEliminaAnche io leggevo questa collana di libri soprattutto in montagna perchè li trovavo sempre nel negozietto souvenir/edicola/tabaccheria ma non ricordo un titolo particola al momento, dovrei cercarli per vedere se trovo il preferito :)
Ma prendevo anche tanti titoli del Battello a vapore e Salani, e fu così che conobbi Harry Potter!
Ciao Autumn, ti do un mega super iper benvenuto tra i miei lettori! ^^ sì immagino che sia difficile ricordare un titolo in particolare, io infatti ricordavo solo questo di Georgia Nicolson perché l'ho letto e riletto per anni e mi piaceva troppo. Se poi scovi il tuo preferito, fammi sapere :)
EliminaHarry Potter ha segnato l'infanzia di praticamente tutti, tranne la mia... provai a leggere il primo ma non mi scattò nulla ._.
Che post nostalgico *.* letto tutto d'un fiato. Mi rincuora sapere che pure tu leggevi Le Ragazzine, pensavo di essere l'unica a conoscere questi libri (mmm forse perché ero l'unica che leggeva libri tra le mie amiche). Alcuni titoli che ho letto sono "Sei la mia migliore amica ma ti odio" che l'ho trovato un ottimo manuale sull'amicizia sin da subito, "Se cupido mi desse una mano" e l'immancabile "Boy Watching" che mi illudeva di capire i ragazzi. Alternavo questi libri a Il Club della Baby Sitter e ai libri-manuali delle WITCH :) poi a 10 anni ho avuto la svolta più grande della vita: ho incontrato i manga!
RispondiEliminaOh, cosa mi hai ricordato... le WITCH!!! Ho collezionato tutto ciò che usciva su di loro, a partire dai fumetti fino ai diari segreti. L'ossessione era peggiorata ulteriormente dal fatto che la mia amica del cuore dell'epoca condivideva questa passione, quindi parlandone con lei aumentava la mania XD chi era la tua preferita?! La mia è sempre stata Will però mi piaceva tanto anche Hay-Lin. Anche questi non ho idea di dove siano finiti... che peccato, adesso che sono più grande ed ho sviluppato questa vena nostalgica mi piacerebbe molto riavere tra le mani questi cimeli!
EliminaBoy Watching ce l'avevo anch'io, ma non mi aveva colpita troppo da che ricordo... idem per Il Club delle Baby Sitter, ricordo di aver provato qualcosa senza rimanerne troppo affascinata.
Beata te che hai scoperto i manga così presto, invidia! >_<
Ciao! "Le ragazzine", quanti ricordi!! :-)
RispondiEliminaL'immagine con il cane nel carrello mi ha strappato una risata :-)
Era irresistibile ed anche calzante col post, non potevo non usarla!
EliminaChe bello vedere che in molte avete pescato dalla collana Le Ragazzine, non pensavo certo di essere l'unica ma non mi aspettavo fosse così popolare :)
Ciao, hai indovinato bene, noi lettori siamo ficcanaso e vogliamo solo farci gli affari di altri lettori/blogger/scrittori (almeno io)xD
RispondiEliminaLe ragazzine me la ricordo come collana! Anch'io ci ho pescato, ovviamente, anche se non ricordo titoli specifici. I miei primordi di lettrice, comunque, sono stati con Harry Potter*-* Poi è seguita Narnia, Piccole donne, I ragazzi della via Pal... Per anni ho alternato fantasy e classici (prima per ragazzi, poi un po' più seri). Poi frequentavo un sacco le biblioteche (mia madre era iscritta a 2 o 3, mi ha svezzata subitoxD), dove prendevo un sacco di libri di collane per ragazzine (ora non mi ricordo i nomi, peròxD). Poi qualche Piccoli brividi, si, però pochi, sono fondamentalmente una fifonaxD
Anch'io, per quello non ho mai letto Piccoli brividi e per quello sono anni che combatto tra il forte desiderio di leggere Stephen King ed il terrore puro di farlo XD che bello non essere sola in questo!
EliminaSì, ormai seguendoti da un po' so bene del tuo percorso fantasy-classico, la trovo un'ottima combinazione ^^ anch'io ho letto alcuni grandi classici per ragazzi, infatti quando non avevo in mano un titolo de Le Ragazzine leggevo cose come Piccole donne, Il diario di Anna Frank, mi affascinavamo molte anche le vite di donne famose della storia: mia nonna aveva vecchi libri bellissimi che erano una sorta di enciclopedia per ragazzi, risalente a quando mio padre e mia zia erano bambini :) molti pomeriggi li ho passati sfogliando quelli.
Ciao, se mi dai il permesso (appena finisce il caldo, perchè stare al pc con queste temperature è un crimine contro l'umanità) riprendo il titolo di questo post e ci faccio un articoletto.
RispondiEliminaTi dico subito che anche io leggevo una collana della Mondadori,purtroppo non mi ricordo il nome e dovro' fare ricerche.
Certo che ti do il permesso, ora sono proprio curiosa di vedere cosa ci scriverai su :)
EliminaMi piaceva la collana delle Ragazzine, ricordo di aver letto "Volevo essere una modella, ma mia mamma mi vuole piccola e cicciottella", e anche qualcosa che aveva a che vedere con la fatica di essere 'cattive ragazze' xD
RispondiEliminaMi divertivano, ma non ero appassionata come te. Anche di Piccoli brividi ne avevo alcuni, ma anche di quelli non moltissimi, solo uno o due. Invece ricordo benissimo che ho letto tutti i libri di Roald Dahl, della collana degli Istrici della Salani, su cui riuscivo a mettere le mani! Li ho ancora, ingialliti e con le copertine un po' malconce, ma li adoro *-*
Immagino! *-* hai proprio un piccolo tesoro, soprattutto per il valore affettivo! Purtroppo da piccola non mi è capitato in mano nessun libro di Roal Dahl o altri grandi autori per l'infanzia, infatti come ho visto fare da molti altri lettori vorrei intraprendere un percorso di scoperta di tutti questi bei libri che mi sono persa... appena ne avrò tempo e voglia recupererò questi tasselli mancanti! Anche perché il film di Matilda era uno dei miei preferiti in assoluto, figuriamoci quanto mi sarebbe piaciuto il libro!
EliminaCiao Julia!!! Sono appena capitata sul tuo blog e mi ha colpito molto la tua presentazione. Spero di condividere con te tanti post e conoscerti meglio! Mi sono unita ai tuoi lettori fissi e inserito il tuo blog tra quelli che seguo nella mia home page. Se ti va di pasare da me e ricambiare mi trovi qui:
RispondiEliminawww.incantodeilibri.blogspot.it
Ti aspetto Rosa
Ciao Rosa, grazie mille per esserti unita ai miei lettori, mi fa un immenso piacere! Passerò sicuramente da te :)
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Ti aspetto Rosa
Oh ma le conosco le ragazzine! *__* Io lessi quello con un titolo lunghissimo... qualcosa tipo "Sono rimasta chiusa in casa, etc..." XD
RispondiEliminaCredo di avere anche questo titolo che hai citato, ma non ricordo di averlo letto... forse era di mia sorella!
Io credo di avere mooolti più libri del battello a vapore a casa, ma non ne ricordo quasi nessuno a livello di trama e personaggi. ç_ç
Neanche io ho mai letto i Piccoli Brividi, perchè ero super fifona e quindi non mi avvicinavo neanche per gioco a un "horror" x'D
Ricordo che leggevo dei libri di fiabe e favole con delle illustrazioni bellissime e ogni storia aveva uno stile di disegno diverso. Credo che la collana si intitoli "C'era una volta..." e la custodisco gelosamente ancora oggi, anche perchè credo sia introvabile ormai! Poi adoravo tantissimo Cip&Ciop quando ero proprio piccina. Era l'unico fumetto che leggevo! (I manga ho iniziato a leggerli assiduamente durante i primi anni del liceo)
I libri li compravo in libreria quando i miei decidevano di portarci lì, una volta ogni tanto, quindi potevo comprare anche più di un romanzo perchè non era una gitarella molto frequente (la Feltrinelli ci viene piuttosto lontana anche adesso). Ho sempre avuto una predilezione per i fantasy, le storie di avventura e magia (banalmente il mio primo amore vero e proprio fu la saga di Harry Potter), mentre quelle romantiche le snobbavo sempre anche da adolescente. Paradossalmente, sto iniziando ad apprezzare qualche classico del genere solo ora che sono più grandicella. ^^
Bella idea questo post! ;)
Grazie cara, sono felice di averlo scritto perché è stato bellissimo leggere i vostri commenti pieni di entusiasmo e di ricordi legati alle vostre letture d'infanzia :)
EliminaCome dicevo anche a Virginia più su, anch'io non mi sarei mai avvicinata ai Piccoli brividi in quanto fifona, cosa che purtroppo sono tutt'ora XD
Capisco il discorso della gita una tantum in libreria, per me era lo stesso infatti era una gran soddisfazione quando riuscivo ad andarci e potevo tornare a casa con una piccola pila di libri *-* questo accadeva quand'ero più grandicella però.
Grazie per aver condiviso qualche tuo ricordo, sappi che adoro i tuoi commenti così lunghi e chiacchiericci! *-*
Mi aggiungo alle lettrici nostalgiche. Io da piccola facevo rifornimento alla biblioteca della scuola (perché ero piccola e poraccia già allora). Così mi sono scofanata vagonate di Battelli a vapore e gl'Istrici, anche se il battello a vapore andava per la maggiore (facciamo anche le rime eh? sarà il caldo). Tra i miei volumi preferitissimissimi dell'infanzia c'era il Naso di Moritz: praticamente era la storia di un postino che un giorno si prendeva l'influenza e, una volta guarito, scopriva di aver sviluppato un olfatto così prodigioso da poter sentire non solo gli odori, ma anche le emozioni delle persone. Spettacolo! Quel libro ha inaugurato la mia passione per le stramberie. Altro libro che mi aveva fatto impazzire di gioia era Le streghe di Roal Dahl e qui devo fare un mea culpa. Sto per fare una confessione gravissima nel mondo dei lettori, ma è giusto così: quel libro, che è ancora nella mia biblioteca, mi era stato prestato e mai restituito. Sono pronta, mettimi alla gogna. Ma, come attenuante, posso dire che la ragazzina in questione era antipaticissima e mi ha reso la vita abbastanza difficile per tutto il periodo delle medie. Non basta? Va beh, hai ragione. I libri si restituiscono sempre. Vada per la gogna. Poi, naturalmente, ho letto Piccole donne...non credo di dover aggiungere altro, vero? Quello, a differenza di Dahl, me lo ha regalato la figlia della madrina di mia sorella. Me lo ha proprio dato in eredità e io l'ho letto e riletto e conservato come una reliquia. A parte questo, del genere che piaceva a te io ho letto solo un libricino della saga di Valentina, era molto carino e c'era una bellissima storia d'amore che ha fatto palpitare il mio cuoricino di marmocchia in erba. Menzione d'onore al mio primissimo libro, che conservo come una reliquia nella mia libreria. Ci sono affezionatissima. Ed ora un grande ringraziamento a te per averci regalato questo momento di ricordi. Adesso andrò ad abbracciare tutti i miei volumetti infantili. Se lo meritano, un abbraccio! ^_^ Un bacione
RispondiEliminaSì, se lo meritano decisamente! *-*
Eliminache brutto che io ne ho conservati così pochi, mannaggia alla mia generosità ed alla voglia di trasmettere sani principi alle generazioni successive! ç_ç quello che conservo con maggior cura e affetto è la vecchia edizione del Diario di Anna Frank di cui parlavo qui, sopravvissuto veramente a mille avventure...
Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi, la storia del Naso di Moritz doveva essere veramente stupenderrima! *-*
Anche io ho letto molti libri di questa collana, anche se ormai ero ampiamente fuori target, visto che erano quelli che leggeva mia sorella- otto anni meno di me- da piccola, assieme ai Piccoli Brividi e al Battello a Vapore da te citati.
RispondiEliminaMa sono sempre stata così, ero curiosa e non mi ponevo limiti: quando lei portava a casa un libro dalla biblioteca della scuola lo leggevo anche io, poi ne parlavamo. Erano davvero molto carini.
E' carina anche questa abitudine che hai raccontato, di condividere le letture con tua sorella :) anche io ho una sorella molto più piccola (dieci anni) e ci ho provato a fare queste cose, ma non è mai stata molto interessata alla lettura. Forse ultimamente ci si sta dedicando un po' di più – o almeno lo spero!
EliminaComunque è bello essere curiosi e capaci di scoprire anche cose all'apparenza fuori dei nostri orizzonti. Ci sono libri per bambini e ragazzi fantastici da leggere anche se si è adulti ^^