10. La paga del sabato di Beppe Fenoglio, di cui vi ho parlato nel dettaglio qui. Un lucido spaccato del dopoguerra italiano, protagonista un giovane ex partigiano in lotta con se stesso e la realtà che lo circonda per la difficilissima fase di reinserimento in una vita normale. Un racconto lungo, o romanzo breve, dalla travagliata storia editoriale che aver oggi l'opportunità di leggere integralmente è davvero un dono che ogni lettore dovrebbe farsi.
8. In questa classifica dovevo per forza far rientrare anche l'ultimo libro recensito per quest'anno: Brooklyn, dell'autore irlandese Colm Toibin. A riguardo non devo aggiungere molto, immagino, posso limitarmi ad invitarvi a scorrere la pagina sino al post precedente per scoprire perché si merita l'ottavo posto. Spero davvero di avere occasione di leggere altro di Toibin nel corso dell'anno nuovo.
7. Settimo posto per il primo libro letto nel 2016: A pesca nelle pozze più profonde di Paolo Cognetti, che ho recensito qui. Una stupenda raccolta di considerazioni sulla forma del racconto, scritto da uno che di racconti ne sa a pacchi. Un libro bellissimo che prima di tutto è un inno d'amore alla passione che da queste parti ci lega tutti: l'arte di leggere. Ve lo consiglio in particolar modo se finora avete snobbato le raccolte di racconti. Forse, guardandone uno scorcio vi verrà voglia di dare una chance a qualcuno dei tanti autori citati da Cognetti.
6. Un romanzo bello bello bellissimo è lui: La breve favolosa vita di Oscar Wao di Junot Diaz, ampiamente ed entusiasticamente recensito qui. Consigliatissimo agli appassionati della tradizione letteraria sudamericana, da Marquez alla Allende. Un romanzo caldo, pieno, denso, popolato da personaggi indimenticabili a cui ci si affeziona, una prosa coinvolgente, una matrioska di storie capaci di suscitare risate, tenerezza e commozione. Senz'altro una delle più belle letture dell'anno.
5. Doppio sogno di Arthur Schniztler, recensito qui, che segna anche la scoperta di un autore al quale mi sono appassionata più di quanto avrei creduto, tant'è che ve ne ho parlato anche una seconda volta (qui) dopo aver letto il suo Geronimo il cieco e suo fratello. Il mondo di Schnitzler è torbido ed affascinante, e atrocemente realistico. La sua scrittura è una sottilissima lama appuntita che affonda nei lati più bui e complessi della psicologia umana, materia prima della sua brillante letteratura. Vivamente consigliato - in particolare - a chiunque sia incuriosito dalla psicologia, ma anche agli amanti della cultura degli anni '20.4. Al quarto posto l'ormai famosissima ed amatissima Saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard, di cui nel corso dell'anno ho letto i primi due volumi, Gli anni della leggerezza e Il tempo dell'attesa, entrambi meravigliosi. Ve ne davo la mia opinione a novembre qui. Senza dubbio è la storia cui mi sono affezionata di più, tanto per i protagonisti quanto per le atmosfere ed a cui non vedo davvero l'ora di tornare. Una saga familiare imperdibile per gli amanti del gusto british e per chiunque sappia apprezzare uno stile di scrittura fine ed elegante e al contempo sapiente come quello della grandissima Jane Howard.
3. Al terzo posto l'unico libro di non fiction letto quest'anno: L'anello di re Salomone di Konrad Lorenz, recensito qui. Un libro che ho amato con tutto il cuore e che non posso non consigliare a tutti gli amanti del mondo animale e che qualunque umano che divide la sua vita con una creatura diversa dall'uomo si divertirebbe un sacco a leggere. Con questo libro si imparano tantissime cose con estrema naturalezza e leggerezza: la scrittura di Lorenz non è per niente scientifica, ma ha al contrario quel tocco caldo e familiare che si trasmette solo parlando di ciò che ci è più caro. E niente era più caro a Lorenz della specie animale in tutte le sue varietà, alle quali ha dedicato la sua intera vita, sia professionale che personale. Per Natale il mio ragazzo mi ha regalato un altro suo libro che desideravo tantissimo e che sono impaziente di leggere.
2. Una delle più grandi soddisfazioni del mio anno di lettura è senz'altro aver finalmente affrontato Il buio oltre la siepe di Harper Lee, non solo un classico moderno ma davvero un libro imprescindibile per ogni singolo lettore che si rispetti. Un romanzo di rara intensità, stupendo in ogni suo aspetto, per il quale avevo grandi aspettative e che son state addirittura superate dall'effettiva lettura del romanzo. Recensito con tanta passione qui.

Al primo posto un libro che mi ha segnata tantissimo, non soltanto come lettrice ma anche a livello personale: Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi (recensito qui) mi ha scossa, mi ha portato a riflettere, a pormi delle domande, ad aprire gli occhi; un libro che non è un romanzo, non è una raccolta di racconti e non è neanche un saggio. Qualcosa di unico, che più che mai mescola letteratura e vita e che resterà per me fonte di grande ispirazione, monito, linea guida per non perdermi e per ritrovarmi. Consigliato semplicemente a chiunque, chiunque ami profondamente la letteratura e tutto ciò che essa contiene e significa, a chiunque ancora oggi sente il bisogno di proteggere la libertà di scelta e di pensiero, a chiunque si spinge a guardare oltre il velo delle apparenze.
E dunque, questi erano i migliori dieci libri letti durante questo duemilasedici ormai giunto a conclusione - per fortuna, per quanto mi riguarda! Ripercorrendolo su aNobii (qui il mio profilo) mi sono resa conto di potermi ritenere soddisfatta: innanzi tutto ho letto 36 libri, non tantissimi forse, ma più degli ultimi due anni in cui arrivavo sì e no a 30 (non che dia così tanta importanza a quanti libri si leggono, però è pur sempre una piccola soddisfazione) e poi ho letto moltissimi classici e diversi libri che mi ripromettevo di affrontare da tempo.
Desideri e buoni propositi per il 2017, sia personali che per il blog che per quanto riguarda le letture, ho preferito per il momento scriverli su carta; magari più avanti li condividerò con voi, oppure li vedrete semplicemente realizzarsi. Sicuro è che mi riprometto molto più impegno, a dispetto di ogni impedimento che potrei incontrare.
Con questo, cari lettori e care lettrici, vi auguro con tutto il cuore di iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi possibili. Ringrazio ognuno di voi per ogni volta che vi siete fermati a leggere le mie parole e per ogni singolo commento che mi avete lasciato: sapere di aver raggiunto qualcuno, anche nel più piccolo dei modi, è per me fonte di gioia e soddisfazione. Spero di continuare a dialogare con voi, e di costruire anzi un rapporto più saldo. Intanto, vi saluto e ci si legge nel prossimo anno!
Un grande abbraccio a tutti















