Il personaggio sul quale ho deciso di concentrarmi, come dice il titolo, è Lady Edith, e prima di cominciare devo avvertire chi non avesse ancora visto Downton Abbey che inevitabilmente farò degli spoiler!



Lady Edith tira finalmente fuori un carattere ed una grinta che forse nessuno le riconosceva ed è il personaggio che – secondo me – meglio rispecchia l'evoluzione dei tempi verso la modernità e l'emancipazione femminile (ecco anche perché si è imposta come una dei preferiti): alla morte di Michael Gregson ha ereditato la sua rivista, per la quale sceglie come editrice una sua coetanea, donna come lei, acuta ed intelligente. Edith inizia ad uscire sempre di più nel vasto mondo, inizia a lasciarsi alle spalle le grandi ma soffocanti mura di Downton Abbey, un luogo che in fondo riconosce esser sempre appartenuto a Lady Mary. Lady Edith diventa praticamente una mamma single e lavoratrice, con tutti gli agi di una Lady, certo, ma con l'approccio ed una mentalità di una donna di oggi, che non sa che farsene di una cameriera personale e che si sente sempre più propensa a vivere libera da tante formalità e convenzioni che lasciano il tempo che trovano.
Il momento che forse l'ha fatta salire di più nella mia stima è arrivato nell'ultima stagione, quando avviene il litigio peggiore e più grave tra lei e la sorella Mary, causato ovviamente da quest'ultima e dalla sua incapacità di esser felice per la sorella che finalmente stava per ottenere qualche gioia nella vita. Lady Mary praticamente le spezza il futuro (che poi la situazione si risolva è un discorso a parte) e Lady Edith dapprima le getta in faccia tutto il veleno accumulato in una vita a sopportare i giochetti di Mary, ma poi è capace di perdonarla e di riconciliarsi con lei, con una motivazione che non potrebbe essere più matura, intelligente e profonda: Edith spiega a Mary che, che si piacciano o meno, loro due sono un fatto di sangue e di memoria e che quando un giorno tutte le persone che hanno amato e che hanno fatto parte della loro fanciullezza non ci saranno più, loro due saranno le uniche a custodire quei ricordi. Famiglia come memoria. Una sorella come unica custode degli stessi, insostituibili ricordi. Credo che questo sia stato uno dei momenti più belli dell'intera serie, dove le due sorelle son finalmente alla pari e dove nessuno potrebbe vedere in Lady Edith una donna poco interessante e un po' sfigata. Inoltre questo significato dato al valore della famiglia è tra i più belli che mi fosse mai capitato d'incontrare ed era un aspetto sul quale forse non avevo mai riflettuto in questo modo.

Per concludere, il finale di Downton Abbey è stato tra i finali di stagione che più ho apprezzato in assoluto, perché pur lasciando grandi spiragli aperti sul futuro di ognuno, nessuna piccola situazione è stata lasciata irrisolta, ed ha il sapore che spesso ha la vita vera: la felicità è possibile, ma spesso si accompagna ad un sapore dolceamaro, e per dei destini che hanno tutto da costruire, ce ne sono altri ormai giunti a compimento. Su Downton si spengono le luci con un misto di gioia e di malinconia, con la netta sensazione che è ormai il momento per le nuove generazioni di sostituire le precedenti, e questo necessario e giusto scorrere del tempo lascia lo spettatore con un entusiasmo per il futuro ed una grande nostalgia per il passato.