Tutto ciò contrasta col mio essere in fondo un po' maniaca dell'ordine, ma il problema è intanto che ho reso un gioiellino splendente il bagno, la camera da letto è sommersa di vestiti, con gli acari in festa che ci ballano sopra. Mettiamoci poi che il mio fidanzato – col quale convivo – è invece un maniaco della pulizia, però piuttosto disordinato; beh, perfetto, vi completate ed insieme ottenete il risultato perfetto, no? No, al contrario, ci diamo urto a vicenda: io annoiandolo per tutto ciò che lascia in giro o minacciandolo di tortura quando apro un cassetto dei suoi vestiti e ci trovo dentro delle lenzuola che credevo ormai irrimediabilmente perdute (!), e lui irritandomi quando lo vedo girare con l'alcol etilico pronto ad igienizzare qualunque superficie gli capiti a tiro.
Comunque, stavo parlando del pulire i fornelli. Non so cos'è che mi snerva tanto di questa mansione, fatto sta che continuo ad ignorare le macchie di sugo zampillate fuori dalla pentola ed i residui vari di cibo fin quando non temo seriamente che prendano forma e tornino in vita, facendomi temere brutali aggressioni notturne. Pulire i fornelli è terribilmente noioso ed è irritante che una cosa così banale richieda tutto quel tempo: bisogna smontare tutta l'impalcatura, togliere la sporcizia più grossolana (e rivoltante) con dei pezzi di carta asciutta (il famoso pannocarta che si fa sempre passare Cannavacciuolo) e poi tornarci, più e più volte – a seconda della gravità della situazione – con pezzette, straccetti, spray multiuso, lanciafiamme, facendo avanti e indietro dal piano cottura al lavandino – che per fortuna, nella grande maggioranza dei casi, sono collocati a pochi passi di distanza l'uno dall'altro. Nel mio caso poi piazzateci un adorabile golden retriever esattamente nel mezzo, nel punto esatto in cui ogni singola volta rischi di ammazzarti, perché Daisy ha un talento unico nel captare qual è il solo spazio – su una superficie vasta, vastissima, libera ed a sua totale disposizione per qualunque sonnellino in qualunque momento della giornata – nel quale, piazzandoci la sua mole morbida e coccolosa, ti renderà difficile – se non impossibile – muoverti. Neanche a dirlo, che se provi a chiederle gentilmente di spostarsi ti guarda come fosse appena stata abbandonata in autostrada.

L'ho già detto che sono pigra, però ho anche la mia piccola dose di buona volontà, al punto che un periodo, per trovare la motivazione per pulire casa, mi sono chiusa a guardare su youtube le house cleaning routine delle giovani e volenterose donne di tutto il mondo. Su youtube esiste un intero mondo riguardo QUALUNQUE cosa, ed esiste anche l'universo dei canali dedicato alla perfetta gestione della casa ed al tirare su la famiglia del Mulino Bianco. Famiglie alle quali arrivano sulla soglia di casa pacchi di prodotti per le pulizie, esattamente come alle beauty guru regalano quantità industriali di prodotti per il corpo e di make-up. A ciascuno il suo, insomma. Una di queste casalinghe 2.0 era talmente convincente che ho persino preso appunti illudendomi di avere una chance di seguire il suo schema di mantenimento dell'ordine. Pff!
Tanto lo so che non sono l'unica.
...vero?