giovedì 30 novembre 2017

Blogger Recognition Award

Amici e amiche, lettori e lettrici (nb: da leggersi in tono austero e solenne)
mi trovo qui oggi commossa ed emozionata, perché ancora una volta qualcuno ha trovato che questo mio piccolo spazio intellettual-cultural-personale fosse degno e meritevole non solo d'attenzione ma di altresì venir premiato con un titolo che nel circondario della nostra amata blogosfera può esser paragonato all'ambita statuetta dell'Oscar (giusto perché non voglio spingermi a scomodare il signor Nobel). Ebbene, è con le lacrime agli occhi e fazzoletto alla mano che accolgo con orgoglio e sentita riconoscenza il celebre Blogger Recognition Award, consegnatomi dalla collega ed amica Duille, combattiva condottiera di Steli d'erba - Il mondo sotto il pavimento e dalla cara Federica, voce ed anima di Ci provo gusto alle avventure.
Cari amici e amiche, lettori e lettrici, è meglio ch'io proceda senza ulteriori indugi allo svolgimento delle regole previste da questo giuoco - dal momento che, si sa, ogni grande onore s'accompagna a grandi responsabilità - prima che l'emozione abbia il sopravvento e mi costringa a lasciare prematuramente questa scena.

Ed ora, data la giusta veste alla situazione, posso finalmente liberare i capelli dall'intricata e scomoda acconciatura, gettare su una sedia i guanti di seta e l'abito tanto scomodo quanto prezioso, alleggerirmi di gioielli e maniere impeccabili, e tornare alla mia natura trasandata e scanzonata: Grande Camicia dalle tre C (calda, comoda, confortevole), occhiali da battaglia e chioma allestita in una crocchia (che adesso per farla sembrare qualcosa di chic si chiama "bun" o "top knot") e sono pronta a rispondere a tutte le ardue domande proposte dal Blogger Recognition Award, che Duille ha ingegnosamente ribattezzato BRA (in inglese = reggiseno, LOL).




1. Ringraziare il blogger che ti ha nominato ed inserire il link al suo blog.

Ho inserito i link all'inizio del post, ti prego perdonami sommo BRA se ho anticipato i tempi! Quanto ai ringraziamenti, non c'era neanche bisogno che tu, magnifico BRA, me lo imponessi tra le regole, perché ringraziare qualcuno che apprezza questo mio spazio e lo dimostra assegnandomi un premio, non solo è il minimo segno di riconoscenza e buona educazione, ma sarebbe anche stata la prima cosa che avrei scritto di mia spontanea volontà. Entrando nel dettaglio, credo che ormai anche in qualunque universo parallelo si sappia quanto mi piace il blog di Duille - e di conseguenza, Duille stessa, perché i suoi post, a prescindere di qualunque cosa parli, traboccano di personalità; lei è una di quelle persone speciali che sanno ricavare un racconto avvincente da una banalità qualsiasi, da quelle cose che un po' a tutti capitano tutti i giorni ma che non tutti sanno trasformare in una storia. Inoltre, anche quando affronta temi seri o recensisce (egregiamente) un'opera, non manca mai quella irresistibile dose di ironia che alleggerisce il peso dell'esistenza. Se non vi siete ancora uniti ai suoi lettori - al suo esercito di mostriciattoli nascosti sotto il pavimento - mi chiedo proprio cosa state facendo. Disclaimer: Duille non mi ha pagata, tutto ciò che ho scritto è pienamente pensato e sentito, passo e chiudo. Grazie infinite per avermi premiata!

Dopo aver scritto un intero paragrafo intessuto di lodi nei confronti di Duille, mi vergogno un po' nel trovarmi invece a corto di informazioni riguardo l'autrice di Ci provo gusto alle avventure... non mi piace fingere e non vorrei dispensare apprezzamenti inventati ad hoc per l'occasione, perché la verità è che sono capitata sul suo blog in passato - forse sempre in occasione di un premio o di un tag - ma non ho avuto l'accortezza di iscrivermi ai lettori: Federica (e spero tanto che almeno il nome sia giusto!) puoi perdonarmi?! Prometto che stavolta mi iscrivo ed inizierò a seguire le tue avventure! E spero che anche tu, da lettrice "silenziosa" del mio blog quale devi essere, interverrai più spesso lasciandomi una tua opinione sotto i post, così da iniziare a conoscerti :) intanto grazie mille per avermi ritenuta meritevole di questo premio!

2. Scrivere un post per mostrare il proprio riconoscimento.

Ma, onorevole BRA, non è esattamente ciò che sto facendo?! Va beh, ovviamente s'intende riconoscimento verso i propri lettori, i propri seguaci, i propri adepti... (ops, il BRA mi ha appena ammonita, dice che sto esagerando, tsk, quanto è severo). In effetti non capita spesso di ringraziare apertamente chi ha deciso di unirsi agli iscritti, almeno non a me, perché quando mi è venuto in mente di farlo ho sempre temuto di far la figura della lecchina, per dirla con un alto francesismo. Ma do un immenso valore ad ognuno di voi, anche a chi non conosco perché magari mi legge senza mai commentare: ad ogni singola persona che ogni tanto ha deciso di spendere il suo tempo leggendo ciò che scrivo: grazie di cuore! Doppio grazie a chi spende il doppio del suo tempo commentando anche ciò che scrivo. Questo spazio è diventato molto importante per me, e questo dipende anche dal riscontro che ho avuto, dallo scambio di opinioni che si crea grazie ai vostri commenti. In passato ho avuto e chiuso ben più di un blog e se Tanto non importa non ha fatto la stessa triste fine credo che in gran parte sia dovuto anche alle anime belle che ho trovato.

3. Raccontare la nascita del proprio blog.

Una sera avevo voglia di scrivere su internet, così sono andata sulla pagina di blogger, ho scritto la prima frase che mi passava per la testa come titolo e di getto ho pubblicato il primo post. Fine. Vi sembra strano? Eh, sì, lo so, ho letto tante belle storie in risposta a questa domanda, che parlano di un lungo periodo di riflessione e progettazione, di insicurezze, di sfide con se stessi... Io no, per me è stato semplice. La verità è che ho familiarità col blogging da quando avevo tredici anni. Scrivevo su Splinder, una povera piattaforma che non esiste più, e che è stata teatro dei miei drammi adolescenziali: dai tredici ai diciassette anni circa ho imperversato con i miei post, su due diversi blog di cui vi risparmio i titoli; non ne ho tenuti due contemporaneamente, ho abbandonato il primo quando mi sentivo troppo cresciuta per restare lì, nel quale non riuscivo più a riconoscermi. Comunque lo usavo come un diario, vi riversavo i miei pensieri, riflessioni, sfoghi, talvolta ciò che mi accadeva oppure parlavo di qualcosa che avevo letto, studiato o di un film che mi aveva colpita. Niente di speciale, insomma, ma c'era davvero tantissimo di me lì dentro. Soprattutto, quelle esperienze precoci hanno fatto sì che per me tenere un blog diventasse un'abitudine radicata, impossibile da sconfiggere peggio del vizio del fumo per Zeno. Ho avuto altri blog prima di Tanto non importa, in cui ho provato a condividere le mie passioni oppure delle questioni più personali; ma di volta in volta non riuscivo a trovare la mia giusta dimensione, a sentirmi appagata o riconoscermi pienamente in ciò che creavo, e così senza pensarci due volte eliminavo il nuovo blog dopo appena qualche mese di attività, dicendomi che forse era qualcosa che non faceva più per me. Poi, però, inevitabilmente la voglia tornava e non riuscivo proprio a desistere dal pensiero di fare un nuovo tentativo e così, da uno di questi tentativi, è nato Tanto non importa, che forse, dopotutto, non è così male.

4. Dare consigli ai nuovi blogger.

Ovviamente non sono una persona che è riuscita a fare del suo blog una professione né sono tra quelle che vantano il maggior seguito, quindi forse non sono questa gran fonte di consigli; tuttavia, come ora avrete scoperto se avete letto il paragrafo precedente, un po' di esperienza in questo campo me la sono fatta e, se anche non sono le dritte universali, sono quanto la mia esperienza ha insegnato a me - e devo dire che in larga parte condivido i consigli di Duille, tanto che sembreranno copiati.
Come prima cosa suggerirei all'aspirante blogger di iniziare sin da subito a commentare i post degli altri, ma di non farlo per puro tornaconto personale: interagite con chi crea contenuti che davvero vi interessano, il blog è una forma di scambio, dibattito, condivisione, se scriviamo sul web e all'epoca della velocità, dei limiti di carattere, dell'immagine che scavalca la scrittura siamo ancora qui che desideriamo sviscerare idee ed argomenti in scritti talvolta lunghissimi è perché cerchiamo anime coi nostri stessi interessi che hanno la stessa voglia di scambio e di approfondimento, per trarre dall'esperienza del passare un sacco di tempo davanti al computer qualche cosa di più, che spesso è difficile trovare nell'esperienza quotidiana. Quindi interagite, trovate blog che vi piacciono e non titubate nell'indecisione sul lasciare un commento o meno: fatelo! Anche perché noi blogger siamo vanitosi ed anche un banale "bel post!" ci fa gongolare un po' - e se è vero che noi blogger siamo vanitosi (e forse un po' egocentrici) è anche vero che siamo una specie riconoscente (vedi i ringraziamenti che si sbrodolano in occasioni di questi premi o tag) e leali, perciò vedendo il commento di un nuovo utente correremo senz'altro a fargli visita, e così il nuovo blogger si farà pian piano conoscere.
Inoltre, come diceva Duille, non fissatevi sull'idea che il vostro blog debba trattare solo ed esclusivamente un unico argomento! Ma chi l'ha detto, scusate?! Questa è stata un'idea tremenda cui ho creduto in passato, ed è stato uno dei motivi che ha portato al naufragio alcuni miei progetti passati. Era un'imposizione che mi faceva sentire limitata ed in trappola, non libera di esprimermi. Anche se decidete di aprire un blog, che ne so, per parlare della vostra passione di cinema nessuno e sottolineo nessuno vi impedisce di pubblicare il racconto di una ricetta che vi è riuscita bene e che vi divertirebbe condividere, o di utilizzare il blog per sfogarvi di un brutto momento che avete vissuto, o di renderlo una sorta di diario per certe giornate belle che vi piacerebbe condividere e ricordare. Non penso affatto che i vostri lettori resteranno scoraggiati o delusi da una variazione di argomenti, penso anzi che diversificare raccoglierà sulle vostre pagine più persone; a me capita di parlare di grandi classici della letteratura così come di manga o di altro: non tutti commentano tutto ovviamente, ma se - ad esempio - mi fossi frenata dallo scrivere recensioni di fumetti, sicuramente alcuni lettori con cui ora scambio abitualmente vivaci ed interessanti opinioni non si sarebbero mai fermate da queste parti. Perciò, niente limiti, niente imposizioni: scrivete di quel che vi pare quando vi pare.

Infine il BRA mi imporrebbe di nominare ben quindici blog e di avvertirli di tale nomina, ma devo ammettere che proprio non me la sento: non solo perché non arriverei mai a quindici, ma soprattutto perché tutti i miei blogger preferiti hanno ovviamente già ricevuto la nomina. Mi limito a nominarne tre per motivi speciali: Virginia di Virginia e il Labirinto e Mami di Mami tra i libri perché non si vedono da un po' e mi mancano tantissimo e spero con questa nomina di spezzare l'incantesimo che ha congelato i loro regni; terza ed ultima nomina che mi sento di fare è a Silvia di Felice con un libro, perché ho scoperto da pochissimo il suo spazio e lo trovo molto carino, senza contare che sceglie delle letture molto belle, perciò nel caso ve la foste persa volevo farvela conoscere!

Bene, vedo che sono stata breve e concisa come sempre.
La cerimonia del BRA è ufficialmente conclusa.


12 commenti:

  1. Ciao Julia, complimenti per questo meritato premio!

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  2. Ciao Julia, congratulazioni!
    Mi conforta sapere di non essere l'unica ad aver creato e abbandonato più di un blog. Ai tempi del liceo avevo creato un blog dove trattavo di tutto, non solo libri, ma anche film, qualche ricetta di cucina, posti carini che avevo visitato, ciò che studiavo in quel periodo a scuola, e persino ciò che gli altri amavano ma io detestavo.
    Grazie per aver condiviso la tua esperienza!

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    1. Ma grazie a te per aver avuto la pazienza di leggerla! Sono confortata anche io di non essere l'unica blogger incostante e disfattista :/ stavolta però sto resistendo ai miei raptus di follia, e più passa il tempo più mi affeziono a questo mio angolino.
      Pensi mai di riprovarci e di aprire un blog come quello di cui parli? Sarei curiosa di leggere ciò che scriveresti! ^^

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    2. Mah Julia, ti confesso che ci sto pensando ad aprire un nuovo blog, ma stavolta sarà solo a tema letterario (semmai lo aprirò).
      Ciò che mi frena è che ci sono periodi in cui leggo di meno e di conseguenza scriverei di meno, quindi non vorrei abbandonare nuovamente il blog.
      Per ora seguo con molto interesse alcuni blog che come il tuo hanno dei gusti vicini ai miei, e tra i commenti dei post nascono spesso delle piacevoli conversazioni, quindi chissà, presto potrei aprire un mio spazio.
      A presto, un abbraccio!

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    3. Se lo farai non mancherò di unirmi ai tuoi lettori :)
      Per quanto riguarda il motivo che ti frena, io per prima non sono stata attiva per interi mesi in certi periodi, perché bloccata nella lettura o nella scrittura o per altre cause; eppure questo non ha costituito un vero problema, perché è qualcosa che capita a tutti e viene per fortuna generalmente compreso.
      Fai bene a rifletterci, perché è sempre brutto prendere un impegno e poi non riuscire a rispettarlo, io lo so bene! Tuttavia se la voglia di aprire uno spazio tutto tuo continuerà ad esserci, mi sento di dirti di non farti frenare da paure come questa.
      Ricambio l'abbraccio!

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  3. Per me che sono una novizia in questo ambito (un mese che ho aperto il blog) il tuo post è stato di isporazione...
    Ti seguo con la speranza di poterci scambiare consigli libreschi :)

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    1. Ciao Diletta, allora benvenuta sul mio blog e nel magico mondo di blogger! :) mi fa piacere di esserti stata in qualche modo utile e ti auguro di trovare in questa per te nuova esperienza gioie e soddisfazioni! Ricambierò senz'altro la tua visita ^^

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  4. Da quando mi sono imbattuta nel tuo blog, ho pensato che mi avrebbe fatto piacere seguirti, ed eccomi qui. Fra i miei blogger preferiti. Ciò che amo di te è lo stile. Hai stile nel tuo modo di esporre qualsiasi argomento. Brava, Julia, come avrebbe cantato Vasco. :)

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    1. Sei sempre troppo gentile con questi tuoi complimenti, che per me hanno tutto l'effetto di una (rara) iniezione di autostima. Grazie infinite Luz!

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  5. Ciao Julia! Devo assolutamente dirti due cose riguardo a questo post (anzi, ora che ci penso, sono 3): 1- mi hai fatto MORIRE DAL RIDERE! Hai uno stile di scrittura stupendo, fresco e spontaneo eppure, nello stesso tempo, ricercato e originale. Come si fa a non volerti leggere sempre e comunque? 2- mi hai fatto ricordare che anche io in adolescenza avevo un blog (non ricordo neanche come si chiamava, ma sicuramente era un nome imbarazzantissimo tipo "elfo dei boschi" o cose simili...ero in piena fissa per il Signore degli Anelli e per il Fantasy tutto). Io usavo Messenger e già allora ero baciata dal dono dell'anonimato selvaggio. E' bello sapere che anche tu hai passato questa fase da adolescenerd! ;) 3- Grazie davvero tantissimo per le splendide parole che mi hai dedicato! Non so proprio cosa dire! Sono commossa, emozionata e piena di riconoscenza! Davvero, mi hai sciolto il cuore! Per me è lo stesso, ti stimo moltissimo e sono felicissima di averti incontrata! Sento che siamo kindred spirits, come direbbe la buona Anna Shirley! E ora basta intasarti la pagina! Un'ultima cosa: hai divorato questo BRA come se fosse una fetta di insalata! Altro che gocciolina impanicata! Tu sei un leone! ;) Hai vinto anche il premio del pubblico, come al festival di Cannes! :D

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    1. 1) Overdose di complimenti: I can't *esplode*
      2) Chissà, magari ci siamo lette a vicenda già all'epoca! Okay, no, questo è probabilmente un film mentale esagerato. Usavo Messenger anche io, ma lì purtroppo avevo molti contatti di amici in carne ed ossa, quindi l'anonimato mi era precluso; per quello mi sono spinta alla ricerca di altre piattaforme, anche se poi alcune amiche più intime conoscevano la mia identità segreta bloggheresca XD quanto ai nomi imbarazzanti, io li ricordo benissimo e li ho volontariamente omessi u.u ma che ci vuoi fare, si era piccole e sciocche! Comunque sì, l'adolescenza nerd allora si rivela un altro piccolo tassello in comune :)
      3) Ciò che ho scritto lo meriti tutto ed anche di più! Kindred spirits... ma sei tu che mi commuovi! Però è vero, è uno dei tanti modi (probabilmente il più romantico) per definire questa affinità che percepiamo entrambe. Direi che posso ufficialmente inserirti nella lista delle "amiche mancate" (definizione: quelle persone conosciute a malapena/in circostanze avverse o complicate/nel momento sbagliato/non frequentate abbastanza ecc. e che invece sei sicuro che se le avessi incontrate tipo a scuola sarebbero state tra le migliori amiche della vita XD).
      Io adoro i tuoi commenti, mi diverti sempre un sacco, perciò grazie mille a te!!

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